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San Donato Di Lecce

Dal 6 e all’8 agosto e ancora dal 13 al 14, si festeggia a San Donato il Santo Patrono, che dà il nome al paese. San Donato venne martirizzato, secondo la tradizione, sotto Giuliano l’Apostata, il 7 agosto del 362. L’iconografia ufficiale lo presenta in abiti vescovili e il calice è uno dei suoi attributi. San Donato stava distribuendo ai fedeli il vino consacrato con un calice di vetro, quando alcuni pagani entrarono in chiesa e ruppero il calice in tanti pezzi, poi miracolosamente ricomposti dal Santo. Il demonio rubò un pezzo di vetro dal fondo del calice e quindi il vino non poteva essere servito. Ma il miracolo operato dal Santo si ripetè. Questi sono solo alcuni aneddoti di cui l’agiografia su S.Donato è ricca. Nel 1909, il 28 agosto, verso le 17.30 del pomeriggio, uno spaventoso ciclone si abbattè sul paese di San Donato. Tutto il popolo era in preda ad un micidiale spavento; chi gridava, chi fuggiva. Tutti si erano ritrovati nello spiazzale della Chiesa e, dopo aver forzato la porta maggiore ed entrati nel sacro edificio, tolsero il Santo Protettore dallo stipo in cui era riposto e lo portarono all’aperto, chiedendo a gran voce la sua protezione. Il ciclone, giunto fino alle porte del paese, deviò, dirigendosi verso la campagna, dove sradicò alberi, abbattè caseggiati, squassò il bosco, senza però ferire alcun individuo. I cittadini passarono dal pianto di dolore all’allegria per lo scampato pericolo e, unanimemente, decisero che ogni anno avrebbero tenuto festa il 28 agosto. Per questo beneficio, come attesta il parroco di quegli anni, Donato Nicolaci, si raccolse una grossa somma di denaro e l’anno successivo, il 1910, si fecero tre feste indimenticabili, il 6 e il 7, il 14, il 28 agosto, in onore di San Donato. Sullo stemma di San Donato è raffigurato un leone che poggia il piede destro su una palla e, dietro, un albero di ulivo. La figura del leone riproduce la grande scultura che si trova nell’atrio del Palazzo Baronale, a protezione del palazzo e di tutta la città e che per secoli è stato il simbolo di San Donato. Il leone è allegoria di forza, ricchezza, autorità incontrastata. L’ulivo è una pianta caratteristica della campagna di San Donato, che è povera di acqua e non può dare colture più pregiate. L’ulivo, nei secoli, è stato la principale risorsa economica del paese che, ancora oggi, è molto ricco di frantoi ipogei perfettamente funzionanti. (Testi di Paolo Vincenti)
Superficie: 211,00 kmq -
Abitanti: 5.699 -
Denominazione abitanti: sandonatesi
Cap: 73010 -
Prefisso: 0832 -
Altitudine: m. 76 l. m.
Web
Codice Catasto:  - Codice comune: H826 - Codice Istat: 75069 
Municipio :  -
Polizia Municipale
Pronto Soccorso
:  -
Ufficio Postale:  -
Proloco
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Festa:  -
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